de lonh

Merlino in quel corridoio ci passava quasi ogni mattina presto, ancora deserto e vuoto.

E ogni volta, andata e ritorno, sentiva che quello era uno spazio suo e di Amalia.

Amalia che lì aveva lavorato. E in quel corridoio Merlino e Amalia ci passavano insieme ogni tanto, il giorno del film, ogni due settimane, e lì si incontravano a volte per caso, e in quel corridoio si erano abbracciati e avevano scambiato un ultimo bacio prima che Amalia partisse a fine anno.

E ogni volta, andata e ritorno, a Merlino sembrava che Amalia quasi fosse lì, come il profumo di burro e zucchero che si sciolgono in forno che ti accoglie quando entri in pasticceria, o l’odore morbido del pane che ti avvolge quando richiudi dietro di te la porta dal fornaio e il campanello fa dlin.

O come il profumo dolce dei prati alpini a Giugno, che accompagna a tratti i tuoi passi su un sentiero, ma non sai da quale fiore venga, perché viene da tutti e da nessuno dei fiori e dei fili d’erba intorno.